Il percorso dell’eredità giacente: dall’apertura alla chiusura
della procedura.
Ne parliamo con Mauro Tescaro, Professore di diritto privato e di diritto delle successioni
dell’ Università di Verona

Venerdì 19 Gennaio, presso la Sala delle Marangonerie del Castello del Buonconsiglio di Trento si terrà il Convegno: “Il percorso dell’eredità giacente: dall’apertura alla chiusura della procedura”, organizzato da AIAF Sezione Regionale del Trentino Alto Adige e Sezione Regionale del Veneto in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Trento.

La giornata formativa prevede l’intervento di diversi professionisti di massimo livello in campo di eredità giacente e genealogia. Il primo relatore sarà il Prof. Mauro Tescaro, Professore di diritto privato e di diritto delle successioni presso l’Università di Verona e autore di importanti volumi sull’argomento, come ad esempio l’ultima pubblicazione: “Il diritto delle successioni nei continenti europeo e americano: suggestioni da oltreoceano”, a cura anche del Prof. Alessio Zaccaria per la Collana del Dipartimento di scienze giuridiche dell’Università di Verona (ESI, 2023).

Prof. Tescaro, Lei si occupa ed interviene con trattati dottrinali di varie tematiche del diritto civile, tra le quali la curatela dell’eredità giacente. Dove nasce questo interesse?

“Dal 2011, anno della sua prima attivazione, sono titolare del corso di Diritto delle successioni presso l’Università di Verona. In collegamento con questo corso ho organizzato molti eventi accademici nonché di confronto con Avvocatura, Notariato e Magistratura. In uno di questi, ormai una decina di anni fa, fu segnalato pubblicamente proprio dalle professioni legali – e specialmente dalla compianta Avv. Donatella Cusumano, stimata esperta della materia successoria e appassionata organizzatrice di convegni forensi – che la curatela dell’eredità giacente presentava numerose criticità innanzi tutto pratiche e necessitava quindi di ulteriori approfondimenti anche dottrinali. Una di queste criticità, tra le varie altre, concerne il rapporto con la successione dello Stato, profilo quest’ultimo che ha poi suscitato particolarmente la mia attenzione”.

Venerdi 19 Gennaio si terrà presso il Castello del Buonconsiglio di Trento il convegno appunto dal titolo “Il percorso dell’eredità giacente; dall’apertura alla chiusura della procedura”, Lei sarà tra i relatori.  Come esperto e studioso della materia successoria, quanto ritiene siano importanti queste occasioni di incontro e confronto in questo ambito del diritto non sempre tenuto nella doverosa considerazione?

“L’attività convegnistica svolta negli ultimi anni soprattutto in collegamento con il corso veronese di Diritto delle successioni, cui ho già fatto cenno, dimostra quanto io sia convinto dell’importanza di simili occasioni di confronto tra la prospettiva accademica e quella professionale. Non meno importante, a mio avviso, è poi l’indagine comparatistica: segnalo al riguardo la creazione – per iniziativa di alcuni autorevoli giuristi tra i quali spiccano il Prof. Alessio Zaccaria della mia Università e il Prof. Marcos Mauricio Córdoba della Universidad Abierta Interamericana – di una nuova Academia Internacional de Derecho de Sucesiones, situata a Buenos Aires ma con membri di molti Paesi e con una pagina web sulla quale sono caricati ad accesso libero vari materiali e video di convegni. È vero che il diritto successorio non è sempre stato tenuto in adeguata considerazione, ma negli ultimi anni stiamo assistendo a una inversione di rotta, con ogni probabilità destinata a consolidarsi in futuro, soprattutto in quanto in una società come la nostra – si potrebbe aggiungere, purtroppo – la ricchezza di una persona finisce per essere sempre più composta da quanto le viene trasmesso da chi la ha preceduta, piuttosto che da quanto la stessa persona riesce a produrre da sé”.

Può darci qualche anticipazione sul contenuto del Suo intervento?

“A proposito della curatela dell’eredità giacente occorre a mio avviso evidenziare soprattutto come la disciplina del Codice civile del 1942 sia notevolmente mutata rispetto a quella del Codice previgente, specialmente nel senso della valorizzazione della posizione dei creditori e più in generale nell’ottica della centralità che l’istituto è chiamato ad assumere nell’attuale procedimento successorio italiano. Tale centralità non è stata peraltro esplicitata pienamente nel testo di legge, rimasto almeno in parte incompiuto, ciò che spiega (ma dal mio punto di vista non giustifica) talune incertezze e rigidità applicative ripetutamente testimoniate dagli operatori. Il giudice delle successioni il quale, pur rimanendo doverosamente rispettoso dello ius scriptum, non avesse timore in qualche misura di “osare”, potrebbe invece sperimentare, in questa materia più che in altre, attraverso una virtuosa collaborazione con i professionisti nominati curatori delle eredità giacenti, nuove e più efficaci prassi, anche a prescindere dalla condivisione oppure non della controversa e certamente da valutare con cautela prospettiva più generale della possibile aziendalizzazione della Giustizia (su cui ci siamo spinti a riflettere in un evento accademico tenutosi a Vicenza – presso il Vicenza Univr HUB – nel 2019 e i cui atti sono stati poi pubblicati nel 2020 in un volume dall’eloquente titolo “Le sfide future per la giustizia. La giustizia come azienda?”)”. 

Entrando più nel dettaglio della materia successoria, quali aspetti ritiene siano meritevoli di maggiore attenzione tra gli addetti ai lavori?

“Uno dei temi maggiormente “di moda” negli ultimi tempi, soprattutto nelle opere accademiche (ma sempre più anche nella nostra giurisprudenza, quantomeno a partire dalla celebre ordinanza del Tribunale di Milano del 10 febbraio 2021 sul caso Apple), è per esempio quello della tutela postmortale della personalità morale e specialmente dei dati personali digitalizzati. Si tratta di un argomento affascinante e che, considerata la crescente digitalizzazione della società, inevitabilmente aumenterà di importanza. Occorre peraltro rammentare che al riguardo rimane fondamentale la lungimirante monografia del Prof. Alessio Zaccaria “Diritti extrapatrimoniali e successione”, pubblicata già nel 1988 e diretta tra l’altro a illustrare la – anche in seguito troppo spesso disconosciuta – rilevanza successoria della questione. Una simile attenzione non hanno ancora saputo suscitare il tema della curatela dell’eredità giacente e quello strettamente collegato della successione dello Stato, sebbene qualche elemento di positività (comunque non pienamente soddisfacente) derivi ora dai commi 1008 e 1009 dell’art. 1 della l. n. 178/2020 e dal d.m. n. 128/2022, che perseguono l’obiettivo di rendere più efficienti le procedure in discorso così da incrementare le entrate per la collettività. Il cammino ancora da compiere, peraltro, rimane lungo e insidioso. In ogni caso, ritengo che la strada maestra sia proprio il dialogo da diversi punti di vista al fine di sensibilizzare studiosi e operatori nonché auspicabilmente introdurre nuove prassi. Pertanto sono davvero lieto di partecipare a questo evento e ringrazio AIAF e specialmente l’amica Avv. Veronica Peotta per avermi coinvolto, in attesa di ulteriori iniziative sullo stesso argomento che si terranno nella mia Università, alcune delle quali sono già in fase avanzata di preparazione”. 

Interverranno a seguire: Avv. Sabrina Ruga – Avvocato del Foro di Genova “Compiti e doveri del curatore”, dott. Francesco Bellomo – Genealogista della società Coutot-Roehrig “La ricerca genealogica”, dott.ssa Carlotta Baruchello – Dottore Commercialista in Vicenza, dott.ssa Antonella Bartone – Avvocato e Giudice Onorario del Tribunale di Rovereto “La chiusura della procedura di ADS per morte e problematiche conseguenti”.

Iscrizioni attraverso Formasfera –  3 crediti formativi in materia non obbligatoria per la partecipazione all’evento – info: inviare mail alla Presidente di AIAF TAA studiolegale@cinziatomasoni.it