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CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN DIRITTO DEI PRODOTTI AUDIOVISIVI

La Fondazione Genova Liguria Film Commission – GLFC e le Sezioni di Genova e Como dell’Associazione Nazionale Giovani Avvocati – AIGA sono liete di presentare il “Corso di Alta Formazione in Diritto D’Autore dei prodotti audiovisivi”, realizzato in collaborazione con l’Associazione di tutela del Made in Italy “Italia in Testa” e la Società Italiana Esperti di Diritto delle Arti e dello Spettacolo – SIEDAS e sostenuto da Coutot-Roehrig, leader europeo nella Genealogia Successoria.

Il corso, voluto per sviluppare l’acquisizione di competenze legali nel settore della produzione audiovisiva, è caratterizzato da una forte impronta internazionale e garantisce un’eccellente offerta formativa volta a sviluppare nuove professionalità legali capaci di distinguersi nel settore dell’audiovisivo. Il percorso formativo di alta specializzazione testimonia l’importanza dell’attività di valorizzazione svolta da GLFC nel territorio ligure, che negli ultimi anni ha assistito ad una forte espansione e ad un incremento di tutti gli indici di performance.

Il corso ha ottenuto il patrocinio della Camera di Commercio di Genova e dell’Ordine degli Avvocati di Genova, si svolgerà in modalità di webinar e si concluderà con un workshop in presenza presso la sede di GLFC nella Villa Durazzo Bombrini.

La partecipazione è gratuita e saranno riconosciuti 23 crediti per la formazione professionale degli avvocati. Le iscrizioni saranno raccolte fino al 6 maggio 2024 mediante il seguente modulo:

https://forms.gle/fiseKdJeKDpEYjU16.

Sarà offerta un’esperienza formativa completa e interattiva. Interverranno i più importanti professionisti nell’ambito del settore di riferimento, così come alcune personalità di spicco tra gli operatori (registi, produttori), i quali forniranno ai partecipanti nozioni e strumenti essenziali per comprendere appieno le principali dinamiche sottese all’industria dell’audiovisivo e relative al suo funzionamento.

Ampio spazio sarà riservato alla trattazione dei temi che, nella più recente prassi, hanno riguardato da vicino il settore dell’industria cine-audiovisiva, con specifico focus sul rapporto tra la tutela del diritto d’autore e sviluppo dei nuovi media.

Il corso sarà caratterizzato da un metodo didattico che prevede sia la trattazione teorica degli istituti coinvolti che l’analisi di casi pratici, essenziali per sviluppare le competenze maggiormente richieste e le abilità volte alla risoluzione di problematiche concrete.

La Fondazione Genova Liguria Film Commission, da diversi anni, organizza attività formative in collaborazione con gli Enti di Formazione e le principali Associazioni di professionisti in diversi settori. Queste sinergie portano a sviluppare nuove idee e nuove competenze che, se valorizzate, possono diventare un valore aggiunto per gli allievi del comparto dell’audiovisivo. Ringrazio le Sezioni di Genova e Como dell’Associazione Nazionale Giovani Avvocati – AIGA per averci coinvolti in un settore che, fino ad ora, non avevamo mai trattato ma, che reputiamo possa diventare un tema di interesse regionale e nazionale”, dichiara Cristina Bolla, Presidente GLFC.

“La rivoluzione tecnologica che sta affrontando il settore audiovisivo richiede un aggiornamento costante per conoscere le regole e competere a livello internazionale”, afferma la Vicepresidente GLFC, Annaluce Licheri. “L’industria dell’audiovisivo sta affrontando questa sfida. Il corso promosso dalla GLFC consente di specializzarsi ed approfondire gli aspetti legali di posizionamento in nuovi spazi e territori, nonché le applicazioni di nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale”.

“Siamo entusiasti di sostenere il Corso di alta formazione in Diritto d’Autore dei prodotti audiovisi- commenta Nadia Spatafora legale rappresentante per l’Italia di Coutot-Roehrig -, in molti probabilmente si chiederanno quale connessione ci sia tra la genealogia successoria ed il diritto d’autore. Il compendio ereditario di una persona defunta può essere composto da beni immobili e da beni mobili di qualsiasi tipo, come ad esempio, conti correnti, polizze assicurative, veicoli, gioielli, mobilia, ma anche pitture, fotografie, scritti, poesie, sceneggiature per di più se si tratta della successione di un artista, di cui si ignora l’esistenza di aventi diritti, sarà opportuno verificare non solo quali siano gli eredi ai quali devolvere le opere, ma anche capire se sia esercitabile o meno il diritto d’autore. Questo argomento è da approfondire con molta cautela e grazie alle competenze legali dei professori qui presenti, altamente specializzati, questo eccellente Corso sarà in grado di formare professionisti capaci di destreggiarsi nel settore audiovisivo in piena evoluzione”.

“L’industria cinematografica è una delle forme d’arte più influenti. Dietro ogni produzione c’è un complesso labirinto di creatività, investimenti finanziari e diritti. L’obiettivo di questo corso – organizzato con molta lungimiranza dalla GLFC – è del tutto in linea non solo con le esigenze culturali ed economiche del settore, ma anche con la raccomandazione della Commissione Europea del 19 marzo scorso che sottolinea la necessità di promuovere la formazione in materia di proprietà intellettuale”, aggiunge Francesca Ferrari, professoressa associata di diritto processuale civile.

“Il tema dei diritti del settore audiovisivo è di grande importanza sia per gli operatori del settore che per gli avvocati che decidono di specializzarsi in questa materia. Siamo dunque davvero felici di questa iniziativa che ci vede promotori insieme ad altre importanti partner”, dichiara Fabio Dell’Aversana, Presidente SIEDAS e Professore ordinario di diritto delle arti e dello spettacolo.

Dichiara Angela Bonacina, Presidente AIGA Como e Vicepresidente “Italia in Testa”: “Il settore dell’audiovisivo richiede conoscenze specifiche e professionisti competenti. Il corso che proponiamo insieme alla GLFC si ripromette di consentire ai professionisti di avvicinarsi alla materia, oltre che fornire spunti di approfondimento per coloro che già se ne occupano. Il workshop finale poi consentirà di apprezzarne anche aspetti pratici”.

 

Il percorso dell’eredità giacente: dall’apertura alla chiusura
della procedura.
Ne parliamo con Mauro Tescaro, Professore di diritto privato e di diritto delle successioni
dell’ Università di Verona

Venerdì 19 Gennaio, presso la Sala delle Marangonerie del Castello del Buonconsiglio di Trento si terrà il Convegno: “Il percorso dell’eredità giacente: dall’apertura alla chiusura della procedura”, organizzato da AIAF Sezione Regionale del Trentino Alto Adige e Sezione Regionale del Veneto in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Trento.

La giornata formativa prevede l’intervento di diversi professionisti di massimo livello in campo di eredità giacente e genealogia. Il primo relatore sarà il Prof. Mauro Tescaro, Professore di diritto privato e di diritto delle successioni presso l’Università di Verona e autore di importanti volumi sull’argomento, come ad esempio l’ultima pubblicazione: “Il diritto delle successioni nei continenti europeo e americano: suggestioni da oltreoceano”, a cura anche del Prof. Alessio Zaccaria per la Collana del Dipartimento di scienze giuridiche dell’Università di Verona (ESI, 2023).

Prof. Tescaro, Lei si occupa ed interviene con trattati dottrinali di varie tematiche del diritto civile, tra le quali la curatela dell’eredità giacente. Dove nasce questo interesse?

“Dal 2011, anno della sua prima attivazione, sono titolare del corso di Diritto delle successioni presso l’Università di Verona. In collegamento con questo corso ho organizzato molti eventi accademici nonché di confronto con Avvocatura, Notariato e Magistratura. In uno di questi, ormai una decina di anni fa, fu segnalato pubblicamente proprio dalle professioni legali – e specialmente dalla compianta Avv. Donatella Cusumano, stimata esperta della materia successoria e appassionata organizzatrice di convegni forensi – che la curatela dell’eredità giacente presentava numerose criticità innanzi tutto pratiche e necessitava quindi di ulteriori approfondimenti anche dottrinali. Una di queste criticità, tra le varie altre, concerne il rapporto con la successione dello Stato, profilo quest’ultimo che ha poi suscitato particolarmente la mia attenzione”.

Venerdi 19 Gennaio si terrà presso il Castello del Buonconsiglio di Trento il convegno appunto dal titolo “Il percorso dell’eredità giacente; dall’apertura alla chiusura della procedura”, Lei sarà tra i relatori.  Come esperto e studioso della materia successoria, quanto ritiene siano importanti queste occasioni di incontro e confronto in questo ambito del diritto non sempre tenuto nella doverosa considerazione?

“L’attività convegnistica svolta negli ultimi anni soprattutto in collegamento con il corso veronese di Diritto delle successioni, cui ho già fatto cenno, dimostra quanto io sia convinto dell’importanza di simili occasioni di confronto tra la prospettiva accademica e quella professionale. Non meno importante, a mio avviso, è poi l’indagine comparatistica: segnalo al riguardo la creazione – per iniziativa di alcuni autorevoli giuristi tra i quali spiccano il Prof. Alessio Zaccaria della mia Università e il Prof. Marcos Mauricio Córdoba della Universidad Abierta Interamericana – di una nuova Academia Internacional de Derecho de Sucesiones, situata a Buenos Aires ma con membri di molti Paesi e con una pagina web sulla quale sono caricati ad accesso libero vari materiali e video di convegni. È vero che il diritto successorio non è sempre stato tenuto in adeguata considerazione, ma negli ultimi anni stiamo assistendo a una inversione di rotta, con ogni probabilità destinata a consolidarsi in futuro, soprattutto in quanto in una società come la nostra – si potrebbe aggiungere, purtroppo – la ricchezza di una persona finisce per essere sempre più composta da quanto le viene trasmesso da chi la ha preceduta, piuttosto che da quanto la stessa persona riesce a produrre da sé”.

Può darci qualche anticipazione sul contenuto del Suo intervento?

“A proposito della curatela dell’eredità giacente occorre a mio avviso evidenziare soprattutto come la disciplina del Codice civile del 1942 sia notevolmente mutata rispetto a quella del Codice previgente, specialmente nel senso della valorizzazione della posizione dei creditori e più in generale nell’ottica della centralità che l’istituto è chiamato ad assumere nell’attuale procedimento successorio italiano. Tale centralità non è stata peraltro esplicitata pienamente nel testo di legge, rimasto almeno in parte incompiuto, ciò che spiega (ma dal mio punto di vista non giustifica) talune incertezze e rigidità applicative ripetutamente testimoniate dagli operatori. Il giudice delle successioni il quale, pur rimanendo doverosamente rispettoso dello ius scriptum, non avesse timore in qualche misura di “osare”, potrebbe invece sperimentare, in questa materia più che in altre, attraverso una virtuosa collaborazione con i professionisti nominati curatori delle eredità giacenti, nuove e più efficaci prassi, anche a prescindere dalla condivisione oppure non della controversa e certamente da valutare con cautela prospettiva più generale della possibile aziendalizzazione della Giustizia (su cui ci siamo spinti a riflettere in un evento accademico tenutosi a Vicenza – presso il Vicenza Univr HUB – nel 2019 e i cui atti sono stati poi pubblicati nel 2020 in un volume dall’eloquente titolo “Le sfide future per la giustizia. La giustizia come azienda?”)”. 

Entrando più nel dettaglio della materia successoria, quali aspetti ritiene siano meritevoli di maggiore attenzione tra gli addetti ai lavori?

“Uno dei temi maggiormente “di moda” negli ultimi tempi, soprattutto nelle opere accademiche (ma sempre più anche nella nostra giurisprudenza, quantomeno a partire dalla celebre ordinanza del Tribunale di Milano del 10 febbraio 2021 sul caso Apple), è per esempio quello della tutela postmortale della personalità morale e specialmente dei dati personali digitalizzati. Si tratta di un argomento affascinante e che, considerata la crescente digitalizzazione della società, inevitabilmente aumenterà di importanza. Occorre peraltro rammentare che al riguardo rimane fondamentale la lungimirante monografia del Prof. Alessio Zaccaria “Diritti extrapatrimoniali e successione”, pubblicata già nel 1988 e diretta tra l’altro a illustrare la – anche in seguito troppo spesso disconosciuta – rilevanza successoria della questione. Una simile attenzione non hanno ancora saputo suscitare il tema della curatela dell’eredità giacente e quello strettamente collegato della successione dello Stato, sebbene qualche elemento di positività (comunque non pienamente soddisfacente) derivi ora dai commi 1008 e 1009 dell’art. 1 della l. n. 178/2020 e dal d.m. n. 128/2022, che perseguono l’obiettivo di rendere più efficienti le procedure in discorso così da incrementare le entrate per la collettività. Il cammino ancora da compiere, peraltro, rimane lungo e insidioso. In ogni caso, ritengo che la strada maestra sia proprio il dialogo da diversi punti di vista al fine di sensibilizzare studiosi e operatori nonché auspicabilmente introdurre nuove prassi. Pertanto sono davvero lieto di partecipare a questo evento e ringrazio AIAF e specialmente l’amica Avv. Veronica Peotta per avermi coinvolto, in attesa di ulteriori iniziative sullo stesso argomento che si terranno nella mia Università, alcune delle quali sono già in fase avanzata di preparazione”. 

Interverranno a seguire: Avv. Sabrina Ruga – Avvocato del Foro di Genova “Compiti e doveri del curatore”, dott. Francesco Bellomo – Genealogista della società Coutot-Roehrig “La ricerca genealogica”, dott.ssa Carlotta Baruchello – Dottore Commercialista in Vicenza, dott.ssa Antonella Bartone – Avvocato e Giudice Onorario del Tribunale di Rovereto “La chiusura della procedura di ADS per morte e problematiche conseguenti”.

Iscrizioni attraverso Formasfera –  3 crediti formativi in materia non obbligatoria per la partecipazione all’evento – info: inviare mail alla Presidente di AIAF TAA studiolegale@cinziatomasoni.it

 

Torino: “Il senso dell’importanza dell’opera del genealogista successionista” al centro del nostro Convegno. Parla L’Avv. Poli, componente del Direttivo A.I.A.F Piemonte e VdA

Nella splendida cornice di Palazzo Capris di Torino si da poco concluso, riscuotendo grande successo, il Convegno “Famiglia e stirpi: il ruolo della genealogia successoria”, organizzato da Coutot-Roehrig in collaborazione con A.I.A.F. Piemonte e VdA “Antonio Dioniso” e patrocinato della Fondazione Avvocatura Torinese “Fulvio Croce“.

La giornata formativa mirava ad illustrare la figura del genealogista successorio, a spiegarne l’importanza del ruolo nelle pratiche di eredità giacente.

A moderare l’incontro l’Avv. Alessandra Poli componente del Direttivo A.I.A.F Piemonte e VdA.

Avv. Poli com’è nata l’idea di organizzare un Convegno sulla figura del genealogista?

L’idea del Convegno  nasce dall’intuizione che la sinergia tra AIAF Piemonte e VdA “Antonio Dionisio” e Coutot-Roehrig possa valorizzare a tutto tondo l’istituto dell’eredità giacente, nella prospettiva della tutela dei diritti della persona e dei legami familiari”.

A quali tipologie di professionisti è rivolto?

“Hanno partecipato  gli operatori professionali che a differente titolo intervengono nella curatela dell’eredità giacente: quindi, avvocati, notai, genealogisti , giudici e non solo”. 

Il Convegno è stato studiato a scopo formativo: quali sono gli strumenti che hanno fornito i relatori a chi ha partecipato?

“Il convegno ha consentito, grazie all’apporto di contributi ascrivibili a differenti saperi a confronto, di trasmettere il senso dell’importanza dell’opera del genealogista successionista illustrando il modus operandi del medesimo. Ha evidenziato il significato fondamentale della certificazione dell’attività svolta dal genealogista nella ricerca dei chiamati all’eredità con specifico riferimento ai riverberi in ordine alla responsabilità professionale dei curatori, nonchè acquisire puntuali ed aggiornate conoscenze circa compiti, doveri e competenze che deve possedere un curatore dell’eredità giacente”.

Palazzo Tursi: “Successioni, eredità giacente e digitale: questioni pratiche e applicative” Grazie a tutti!

Si è svolto nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, il Convegno “Successioni, eredità giacente e digitale: questioni pratiche e applicative”, organizzato dalla sezione genovese di Ondif (Osservatorio Nazionale sul diritto di famiglia) Heres (Associazione Professionisti successioni e curatori eredità) e Coutot-Roehrig – Genealogia, patrocinato dal Comune di Genova e accreditato COA e ONDCEC.

L’evento formativo ha rappresentato un’opportunità per avvocati e commercialisti di esplorare il mondo complesso dell’eredità giacente, sia dal punto di vista tradizionale che digitale. La spinta globale verso la digitalizzazione anche in ambito giuridico e archivistico, è stata alla base di questo incontro che ha fornito ai professionisti presenti nuovi stimoli e strumenti, al fine di accrescere le proprie competenze digitali. Tutto ciò permetterà loro di eseguire con efficienza e professionalità i compiti assegnati dalla legge nell’ambito delle successioni, contribuendo inoltre a ridurre i tempi dei procedimenti e delle ricerche genealogiche.

A dare il benvenuto ai partecipanti che hanno gremito Palazzo Tursi, il Presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba, se pur a distanza e l’assessore Lorenza Rosso: «Il digitale – ha commentato la seconda carica di Tursi – ha assunto un ruolo fondamentale, permeando ogni aspetto del nostro presente, trasformando radicalmente il nostro modo di comunicare, lavorare e vivere. Anche in ambito giuridico e archivistico la sua presenza è prorompente: questo convegno è un passo necessario per mostrare l’importanza che la digitalizzazione ha assunto in materia successoria e genealogica, sottolineando la necessità ormai incombente, di digitalizzare i nostri archivi, soprattutto a scopo conservativo».

«Essere qui oggi – ha dichiarato l’assessore all’Avvocatura, Famiglia e Politiche sociali del Comune di Genova Lorenza Rosso nel suo saluto ai partecipanti al convegno – ha per me una duplice valenza, in quanto quello delle eredità giacenti è un tema trasversale alle mie deleghe, che tocca da vicino non solo le questioni legali più tecniche, ma anche la vita di molte famiglie genovesi seguite dai nostri servizi sociali. Mi ha fatto molto piacere che gli organizzatori abbiano scelto Palazzo Tursi come sede di questo convegno, perché è giusto che un tema delicato come quello delle successioni, venga trattato e affrontato nella “casa” dei genovesi»

A mediare l’incontro, l’Avv. Cesare Fossati Presidente Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia (Ondif) -Sezione di Genova: «Nel nostro ordinamento non esiste una definizione legislativa di eredità giacente. L’unico riferimento normativo che si può rinvenire nel codice civile è dato dall’articolo 528, che disciplina la nomina del curatore. Proprio qui si focalizza l’importanza di questo convegno: un confronto aperto tra avvocati, commercialisti, magistrati e Università che intende fornire, in modo pratico, i mezzi, anche digitali, che un curatore può utilizzare là dove si debba occupare dell’amministrazione del patrimonio ereditario nell’ipotesi in cui il chiamato non sia in possesso dei beni ereditari e non abbia ancora accettato l’eredità».

Al centro del dibattito la figura del curatore di eredità giacente ha sottolineato l’Avv. Benedetta Flocchini presidente dell’Associazione Heres: «L’ Associazione Heres, che presiedo si occupa di fornire un aiuto concreto a tutti i professionisti che si occupano di successioni e ai curatori di eredità. L’opportunità che abbiamo oggi è molto importante: ci ha da modo di approfondire la figura del curatore di eredità giacente, la sua evoluzione attraverso l’analisi di talune prassi seguite nei diversi Tribunali. Tengo molto a ringraziare inoltre, la Presidente della Sezione III del Tribunale civile di Genova e Giudice delle Successioni, la Dott. ssa Ada Lucca, per il suo importante contributo».

Tante le tematiche affrontate nel corso del convegno: se da una parte le prime ore sono state dedicate all’evoluzione della figura del curatore dell’eredità giacente alle sue responsabilità e agli adempimenti fiscali con gli interventi dell’ Avv. Benedetta Flocchini, dell’Avv. Sabrina Ruga, del Foro di Genova e della Dott.ssa Paola Pappalardo, Commercialista a Genova, il focus della seconda parte dell’incontro si è concentrato sull’importante tema dell’eredità digitale e sulla metodologia per affrontare wallet e portafogli digitali di una persona scomparsa, intervento curato dall’Avv. Alessandro D’Arminio Monforte, del Foro di Milano.
Fondamentale al fine di una corretta devoluzione è la ricerca per trovare l’erede legittimo del de cuius: di questo argomento ha parlato la Dott.ssa Nadia Spatafora, legale rappresentante per l’Italia di Coutot-Roehrig, società leader nella ricerca genealogica e che ha partecipato all’organizzazione del convegno: «La genealogia successoria è un tema affascinante e complesso, una professione dove la precisione è fondamentale e sono lieta di aver avuto la possibilità di trattare questo argomento di fronte ad una platea di professionisti così vasta. Il mio grazie va soprattutto al Comune di Genova per averci donato, se pur per un giorno, una sala così prestigiosa come il Salone di Rappresentanza a riprova della rilevanza e della serietà degli interventi che si sono susseguiti oggi».

Ha concluso il convegno il Prof. Stefano Gardini, docente dell’Ateneo genovese, discutendo delle opportunità legate all’utilizzo delle tecnologie digitali negli archivi.

Al convegno erano inoltre presenti: L’Avv. Luigi Cocchi – Presidente COA di Genova, il Dott. Matteo Costigliolo in vece del Dott. Mauro Rovida – Presidente dell’ODCEC di Genova e il Magistrato Ada Lucca – Presidente Sez. III Civile e Volontaria – Successioni, Tribunale di Genova.

Coutot-Roehrig presente al Convegno organizzato da AIAF Veneto”Il Percorso dell’Eredità Giacente: Dall’Apertura alla Chiusura della Procedura”

Coutot-Roehrig  è stata chiamata a partecipare al convegno organizzato da Aiaf Veneto:  “Il Percorso dell’Eredità Giacente: Dall’Apertura alla Chiusura della Procedura.” L’evento si terrà presso la Sala Levi Civita del Tribunale di Padova venerdì 22 settembre.

Un intenso programma durante il quale saranno toccate le diverse fasi dell’eredità giacente, tra i quali la ricerca genealogica (attività sempre più importante nella corretta gestione della curatela) i cui molteplici aspetti verranno esposti dal Dott. Francesco Bellomo, responsabile della sede romana di Coutot-Roehrig.

Il Dott. Bellomo il particolare illustrerà lo, spesso, impervio percorso che porta all’individuazione di titolari di un diritto successorio, magari ignari di ciò, evidenziando gli aspetti genealogici e giuridici che attengono ad una ricerca seria e professionale come quella svolta dai genealogisti di Coutot-Roehrig che, grazie alla loro riconosciuta esperienza nel settore delle ricerche genealogiche, rappresentano in Italia un punto di riferimento per addetti ai lavori (curatori, avvocati e notai).

L’evento è promosso dall’AIAF Veneto sez. di Padova che ha coinvolto Coutot-Roehrig per la sua attività divulgativa nella materia dell’eredità giacente.

Infatti oltre all’evento del 22 settembre a Padova e a quello svolto lo scorso febbraio a Vicenza (con un’elevatissima partecipazione), sono in programma altri eventi sul sempre attraente tema dell’eredità giacente in altre città del Nord con la finalità di fornire ai professionisti che operano nel settore (specie i più giovani) un approfondimento sulla materia.

Da segnalare la presenza di autorevoli relatori tra cui la Dott.ssa Cinzia Balletti, Giudice delle Successioni presso il Tribunale di Padova, l’Avv. Veronica Peotta, moderatrice e referente della commissione ADS di AIAF sez. Vicenza, l’Avv. Sabrina Ruga, curatrice del Foro di Genova, la dott.ssa Carlotta Baruchello dottore commercialista in Vicenza.

Appuntamento dunque presso la sala Levi Civita (consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Padova) venerdì 22 settembre 2023.

 

 

 

Convegno “Successioni, eredità giacente e digitale: questioni pratiche e applicative” – Palazzo Tursi, Genova

Iscrizioni aperte per l’atteso convegno “Successioni, eredità giacente e digitale: questioni pratiche e applicative”, un’opportunità cruciale per esplorare il mondo complesso dell’eredità giacente, sia dal punto di vista tradizionale che digitale. L’evento è organizzato da Coutot-Roehrig in collaborazione con Ondif – Sezione Genovese e Heres e si terrà il 28 settembre a partire dalle ore 14.30 presso il prestigioso Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, nel cuore di Genova. 

Tra i relatori:  l’Avv. Benedetta Flocchini, Presidente dell’Associazione Professionisti Successioni e Curatori Eredità (Heres), che parlerà dell’evoluzione della figura del curatore dell’eredità giacente. L’Avv. Sabrina Ruga, del Foro di Genova, discuterà invece dei compiti e dei doveri del curatore, mettendo in luce le sue responsabilità legali in questa delicata posizione.

La prospettiva fiscale sarà affrontata dalla Dott.ssa Paola Pappalardo, Commercialista a Genova, con una presentazione sui casi pratici legati agli adempimenti fiscali inerenti all’eredità giacente. L’Avv. Alessandro D’Arminio Monforte, del Foro di Milano, esplorerà l’importante tema dell’eredità digitale, mettendo in discussione i confini tra i beni materiali e digitali.

Un’altra voce autorevole nel campo, la Dott.ssa Nadia Spatafora, Legale Rappresentante Italia presso Coutot-Roehrig, azienda leader nella genealogia successoria, approfondirà l’importanza di un albero genealogico certificato e dell’atto notorio nelle devoluzioni ereditarie e  infine, il Prof. Gardini, docente dell’Ateneo genovese, discuterà delle opportunità legate all’utilizzo delle tecnologie digitali negli archivi, evidenziando le implicazioni culturali e amministrative di questa evoluzione.

Il convegno si preannuncia come un’occasione preziosa per tutti coloro che sono interessati al complesso mondo della curatela delle eredità giacente e alle sue intersezioni con il digitale. La diversificata esperienza dei relatori e la varietà di argomenti affrontati promettono un evento stimolante e informativo per i partecipanti.

La partecipazione è gratuita. Per gli avvocati, previa iscrizione su Sfera,  sono previsti 4 crediti formativi. Per i commercialisti, previa iscrizione sul portale ODCEC, sono previsti 4 crediti formativi.

Iscrizioni presso le piattaforme di riferimento.

Per info: nadia.spatafora@coutot-roehrig.com

 

La Genealogia Successoria al servizio della curatela

Al via questo pomeriggio alle ore 14.00 presso la sede romana di Uni.riz in Roma Via Emilio Faà di Bruno – orario 14.00 – 17.00, il corso La Genealogia Successoria al servizio della curatela. Compiti e doveri del curatore dell’eredità giacente. Adempimenti fiscali” . L’incontro, inserito in un programma formativo  che conta diversi appuntamenti organizzati da Coutot-Roehrig, mira a fornire gli strumenti atti alla curatela di un’eredità giacente. Al centro del corso l’importanza della genealogia successoria, fondamentale per la corretta devoluzione di un patrimonio. 

“La figura del curatore dell’eredita giacente – afferma l’Avv Sabrina Ruga, tra i docenti del corso –  è spesso sottovalutata per non dire da molti sconosciuta. In realtà il curatore essendo ausiliario del giudice gioca su numerosi aspetti  rilevanti sia sotto il profilo civilistico che penalistico. La genealogia successoria è fondamentale perché permette al curatore di devolvere correttamente il compendio di cui ha disponibilità all’esito del proprio incarico. Questo corso rappresenta un contributo concreto e pratico per i curatori presenti e un modo per scambiarsi esperienze  al fine di arricchire il proprio bagaglio professionale”. 

Il corso è organizzato da Coutot-Roehrig in collaborazione con Avvocatura Italiana e Uni.riz ed è accreditato ai fini della formazione continua dall’Ordine degli Avvocati di Roma. 

Intervengono: Avv. Alessandro Graziani,  Avv. Giorgio Lombardi, Dott.ssa Antonella Sotira – Direttore Cancelleria Ufficio Successioni del Tribunale di Roma, Avv. Sabrina Ruga – Curatore eredità giacente del Foro di Genova, Dott.ssa Micaela Capocchiano – Referente Coutot-Roehrig Lazio, Dr. Pasquale Edoardo Merlino – Notaio in Roma. Moderatrice Avv. Valeria Antonia Panella. 

 

Successioni, eredità giacente e digitale: questioni pratiche e applicative

In occasione del Convegno organizzato da ONDIF, Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia, Sezione di Savona, con il patrocinio del COA di Savona, e in collaborazione con l’ODCEC Savona, il Tribunale di Savona, e Coutot-Roehrig, che si terrà il 2 marzo presso il Tribunale di Savona, Sala dell’Ordine degli Avvocati, abbiamo intervistato l’avvocato Giuseppe Piccardo, moderatore dell’evento nonché Presidente della Sezione ONDIF di Savona.

Avvocato Giuseppe Piccardo, perché è importante fare il punto sulle successioni, le eredità giacenti e quelle digitali?

“Ritengo che l’evento che la sezione ONDIF di Savona, che rappresento, ha organizzato con il patrocinio del COA Savona e in collaborazione con l’ODCEC di Savona, la società Coutot-Roehrig e il Tribunale di Savona, rappresenti un momento formativo utile e importante per fare il punto sul tema delle successioni, materia multidisciplinare, come si evince dagli argomenti trattati nel convegno, e  non sempre adeguatamente conosciuta nel mondo forense, in quanto ritenuta, a mio avviso erroneamente, quasi di esclusiva competenza notarile. In realtà, le successioni costituiscono un tema del diritto civile molto specialistico e tecnico, che deve tenere conto dell’evoluzione sociale e tecnologica, che come tale non può essere sconosciuto nel mondo forense. Per questo  motivo abbiamo ritenuto di inserire, all’interno degli argomenti dell’incontro formativo, quello dell’eredità digitale, tematica sempre più oggetto di attenzione, sia da parte della dottrina, sia da parte della più recente giurisprudenza”.

Qual è il contributo che, in occasione di questo incontro, è possibile dare ai colleghi professionisti in materia?

“Il convegno, come ho anticipato, ha lo scopo di trattare il tema delle successioni e delle eredità giacenti secondo un taglio teorico – pratico, oltre che multidisciplinare. La definizione di un procedimento di definizione di una eredità giacente richiede l’intervento di diverse professionalità e competenze: legali, fiscali, genealogiche, in quanto attività principale del Curatore è quella di individuare, in costante contatto il/la Giudice che lo/la ha nominato/a, i soggetti ai quali trasmettere l’eredità, o la devoluzione dei beni allo Stato, in assenza di successibili. Dunque, con l’iniziativa che abbiamo organizzato, ci prefiggiamo lo scopo di consegnare ai partecipanti una serie di informazioni utili, per una gestione efficiente e competente delle procedure di eredità giacente”.

 Eredità digitale: cosa ne pensa di questa nuova frontiera e come crede che cambierà il lavoro dei professionisti?

“L’eredità digitale rappresenta il profilo più avanzato della materia successoria, che si ricollega alla società attuale, sempre più digitale e telematica. L’identità digitale, che di fatto è una vera e propria identità “virtuale”, oggetto di tutela giuridica, è sempre più  importante e deve essere conosciuta da chi si trova a operare come Curatore di eredità giacenti. Peraltro la riforma del processo civile, che entrerà in vigore tra poche settimane, prevede un’ulteriore spinta verso la digitalizzazione della giustizia, con necessità, per i professionisti, di affinare le proprie conoscenze informatiche, per poter svolgere i compiti che la legge affida loro in modo efficiente e professionale, anche nell’ottica di una ragionevole durata dei procedimenti stessi”.

Un paio di riflessioni sul ruolo formativo e di scambio di convegni di questo tipo

“In questa prospettiva, convegni come quello che abbiamo organizzato sono utili a realizzare occasioni di incontro e confronto multidisciplinare su questioni di notevole impatto pratico, tra professionisti che, a vario titolo, partecipano alla gestione delle procedure di eredità giacenti e gli uffici giudiziari. In un mondo interconnesso, nessun professionista può agire in totale autonomia, senza interazione con altre figure professionali. Per questo motivo, a nome della sezione savonese ONDIF che rappresento, ringrazio tutte/i coloro che hanno reso possibile la realizzazione, per la prima volta a Savona, di una giornata di studio di un così alto valore scientifico e professionale”.

Francesco Bellomo

Il ruolo del genealogista in materia di eredità giacente – Convegno AIAF VENETO

Il Percorso dell’eredità giacente: dall’apertura alla chiusura della procedura, questo il tema del convegno del 10 febbraio 2023 organizzato presso Palazzo Gualdo a Vicenza dall’AIAF VENETO, l’Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia  e per i Minori, con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Vicenza, grazie al prezioso contributo dell’Avv. Veronica Peotta, ideatrice dell’evento, e che vede tra i suoi relatori il dottor Francesco Bellomo, genealogista di Coutot-Roehrig, oltre alla dottoressa Silvia Rossaro, Giudice Tutelare e delle Successioni del Tribunale di Vicenza, l’avvocato Sabrina Ruga, del Foro di Genova, e la dottoressa Carlotta Baruchello, Dottore Commercialista di Vicenza.

«Il ruolo del genealogista nel caso di una pratica di eredità giacente è fondamentale – puntualizza Francesco Bellomo – soprattutto nel caso in cui non vi sia un testamento e occorra trovare i successori legittimi del de cuius. Attraverso un puntiglioso lavoro di ricerca, il genealogista ne ricostruisce l’albero genealogico, individuando ascendenti, discendenti, collaterali e parenti fino al sesto grado, al fine di individuare gli eredi legittimi.

Il nostro ambito di ricerca spazia dagli archivi di stato civile, alle anagrafi, ai registri parrocchiali, fino a quelli matricolari; talvolta anche i registri di imbarco dei piroscafi carichi di emigranti diretti nelle Americhe ci sono tornati utili.

La ricostruzione di un albero genealogico richiede infatti molta pazienza e un’ottima dose di intuizione, visto che non sempre i riscontri delle fonti “istituzionali” (comuni e archivi di stato civile)  sono precisi, magari perché negli anni molti documenti sono andati distrutti o dispersi a causa di guerre, terremoti o incendi, oppure a causa di errori di trascrizione, che ai tempi erano frequenti.Tutto ciò esige una preparazione  e una professionalità particolare nel genealogista.

Consultare, ricercare, approfondire e indagare fanno parte del nostro operato, indispensabile per coadiuvare i curatori incaricati nell’individuazione dei legittimi successori con assoluta certezza giuridica.

Ogni ricerca svolta nell’ambito di un’eredità giacente o più in generale di una successione – precisa Francesco Bellomo – ha risvolti giuridici importanti e la figura del genealogista successorio, proprio per il ruolo che riveste, diventa di straordinario rilievo.

Un convegno come questo organizzato dall’AIAF VENETO, che ringrazio per l’opportunità concessaci, è un’ottima occasione per condividere con gli addetti ai lavori (curatori in primis) informazioni ed esperienze, grazie anche alla vasta aneddotica a disposizione di Coutot Roehrig e  alla professionalità che in tantissimi ci riconoscono, con l’ambiziosa finalità di attribuire alla materia successoria (spesso considerata di “serie B”) una maggiore “dignità giuridica”.

Il Convegno, a partecipazione gratuita, riconosce 3 crediti formativi in materia non obbligatoria