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Coutot-Roehrig Genealogia: un anno con noi

Un altro anno volge al termine: un anno di grandi sfide, successi e anche qualche dispiacere. Con l’avvicinarsi del Natale, arriva anche il momento di fare un bilancio di questo 2023.

Siamo contenti. Un ringraziamento particolare va alla nostra squadra che merita un applauso speciale per l’impegno straordinario e la dedizione dimostrata in ogni singola iniziativa. Ognuno ha contribuito con il proprio talento e impegno, creando un ambiente di lavoro collaborativo e stimolante.

I successi di ciascuno sono successi di tutti, e questo spirito di squadra è ciò che ci rende davvero speciali.

Con grande gioia abbiamo una nuova sede, l’ottocentesco Palazzo Orsini. Un luogo ricco di storia e tradizione, dove a farla da padrone sono i bellissimi dipinti del Barabino e  che non vediamo l’ora di farvi vedere.

Mentre ci avviamo verso le festività natalizie, vogliamo esprimere i nostri più sinceri auguri a tutti voi. Che questo periodo sia colmo di gioia, pace e serenità, e che possiate condividere momenti speciali con le persone care.

Guardando al futuro, ci aspettiamo un anno ricco di sorprese e successi. Continueremo a sfidare i limiti, a innovare e a perseguire l’eccellenza in tutto ciò che facciamo. Siamo pronti a superare nuove vette e a raggiungere traguardi ancora più ambiziosi.

Grazie a ciascuno di voi per il contributo prezioso che avete dato a questa straordinaria avventura.

Che il prossimo anno sia un capitolo ancora più entusiasmante della nostra storia!

Palazzo Tursi: “Successioni, eredità giacente e digitale: questioni pratiche e applicative” Grazie a tutti!

Si è svolto nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, il Convegno “Successioni, eredità giacente e digitale: questioni pratiche e applicative”, organizzato dalla sezione genovese di Ondif (Osservatorio Nazionale sul diritto di famiglia) Heres (Associazione Professionisti successioni e curatori eredità) e Coutot-Roehrig – Genealogia, patrocinato dal Comune di Genova e accreditato COA e ONDCEC.

L’evento formativo ha rappresentato un’opportunità per avvocati e commercialisti di esplorare il mondo complesso dell’eredità giacente, sia dal punto di vista tradizionale che digitale. La spinta globale verso la digitalizzazione anche in ambito giuridico e archivistico, è stata alla base di questo incontro che ha fornito ai professionisti presenti nuovi stimoli e strumenti, al fine di accrescere le proprie competenze digitali. Tutto ciò permetterà loro di eseguire con efficienza e professionalità i compiti assegnati dalla legge nell’ambito delle successioni, contribuendo inoltre a ridurre i tempi dei procedimenti e delle ricerche genealogiche.

A dare il benvenuto ai partecipanti che hanno gremito Palazzo Tursi, il Presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba, se pur a distanza e l’assessore Lorenza Rosso: «Il digitale – ha commentato la seconda carica di Tursi – ha assunto un ruolo fondamentale, permeando ogni aspetto del nostro presente, trasformando radicalmente il nostro modo di comunicare, lavorare e vivere. Anche in ambito giuridico e archivistico la sua presenza è prorompente: questo convegno è un passo necessario per mostrare l’importanza che la digitalizzazione ha assunto in materia successoria e genealogica, sottolineando la necessità ormai incombente, di digitalizzare i nostri archivi, soprattutto a scopo conservativo».

«Essere qui oggi – ha dichiarato l’assessore all’Avvocatura, Famiglia e Politiche sociali del Comune di Genova Lorenza Rosso nel suo saluto ai partecipanti al convegno – ha per me una duplice valenza, in quanto quello delle eredità giacenti è un tema trasversale alle mie deleghe, che tocca da vicino non solo le questioni legali più tecniche, ma anche la vita di molte famiglie genovesi seguite dai nostri servizi sociali. Mi ha fatto molto piacere che gli organizzatori abbiano scelto Palazzo Tursi come sede di questo convegno, perché è giusto che un tema delicato come quello delle successioni, venga trattato e affrontato nella “casa” dei genovesi»

A mediare l’incontro, l’Avv. Cesare Fossati Presidente Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia (Ondif) -Sezione di Genova: «Nel nostro ordinamento non esiste una definizione legislativa di eredità giacente. L’unico riferimento normativo che si può rinvenire nel codice civile è dato dall’articolo 528, che disciplina la nomina del curatore. Proprio qui si focalizza l’importanza di questo convegno: un confronto aperto tra avvocati, commercialisti, magistrati e Università che intende fornire, in modo pratico, i mezzi, anche digitali, che un curatore può utilizzare là dove si debba occupare dell’amministrazione del patrimonio ereditario nell’ipotesi in cui il chiamato non sia in possesso dei beni ereditari e non abbia ancora accettato l’eredità».

Al centro del dibattito la figura del curatore di eredità giacente ha sottolineato l’Avv. Benedetta Flocchini presidente dell’Associazione Heres: «L’ Associazione Heres, che presiedo si occupa di fornire un aiuto concreto a tutti i professionisti che si occupano di successioni e ai curatori di eredità. L’opportunità che abbiamo oggi è molto importante: ci ha da modo di approfondire la figura del curatore di eredità giacente, la sua evoluzione attraverso l’analisi di talune prassi seguite nei diversi Tribunali. Tengo molto a ringraziare inoltre, la Presidente della Sezione III del Tribunale civile di Genova e Giudice delle Successioni, la Dott. ssa Ada Lucca, per il suo importante contributo».

Tante le tematiche affrontate nel corso del convegno: se da una parte le prime ore sono state dedicate all’evoluzione della figura del curatore dell’eredità giacente alle sue responsabilità e agli adempimenti fiscali con gli interventi dell’ Avv. Benedetta Flocchini, dell’Avv. Sabrina Ruga, del Foro di Genova e della Dott.ssa Paola Pappalardo, Commercialista a Genova, il focus della seconda parte dell’incontro si è concentrato sull’importante tema dell’eredità digitale e sulla metodologia per affrontare wallet e portafogli digitali di una persona scomparsa, intervento curato dall’Avv. Alessandro D’Arminio Monforte, del Foro di Milano.
Fondamentale al fine di una corretta devoluzione è la ricerca per trovare l’erede legittimo del de cuius: di questo argomento ha parlato la Dott.ssa Nadia Spatafora, legale rappresentante per l’Italia di Coutot-Roehrig, società leader nella ricerca genealogica e che ha partecipato all’organizzazione del convegno: «La genealogia successoria è un tema affascinante e complesso, una professione dove la precisione è fondamentale e sono lieta di aver avuto la possibilità di trattare questo argomento di fronte ad una platea di professionisti così vasta. Il mio grazie va soprattutto al Comune di Genova per averci donato, se pur per un giorno, una sala così prestigiosa come il Salone di Rappresentanza a riprova della rilevanza e della serietà degli interventi che si sono susseguiti oggi».

Ha concluso il convegno il Prof. Stefano Gardini, docente dell’Ateneo genovese, discutendo delle opportunità legate all’utilizzo delle tecnologie digitali negli archivi.

Al convegno erano inoltre presenti: L’Avv. Luigi Cocchi – Presidente COA di Genova, il Dott. Matteo Costigliolo in vece del Dott. Mauro Rovida – Presidente dell’ODCEC di Genova e il Magistrato Ada Lucca – Presidente Sez. III Civile e Volontaria – Successioni, Tribunale di Genova.

Coutot-Roehrig presente al Convegno organizzato da AIAF Veneto”Il Percorso dell’Eredità Giacente: Dall’Apertura alla Chiusura della Procedura”

Coutot-Roehrig  è stata chiamata a partecipare al convegno organizzato da Aiaf Veneto:  “Il Percorso dell’Eredità Giacente: Dall’Apertura alla Chiusura della Procedura.” L’evento si terrà presso la Sala Levi Civita del Tribunale di Padova venerdì 22 settembre.

Un intenso programma durante il quale saranno toccate le diverse fasi dell’eredità giacente, tra i quali la ricerca genealogica (attività sempre più importante nella corretta gestione della curatela) i cui molteplici aspetti verranno esposti dal Dott. Francesco Bellomo, responsabile della sede romana di Coutot-Roehrig.

Il Dott. Bellomo il particolare illustrerà lo, spesso, impervio percorso che porta all’individuazione di titolari di un diritto successorio, magari ignari di ciò, evidenziando gli aspetti genealogici e giuridici che attengono ad una ricerca seria e professionale come quella svolta dai genealogisti di Coutot-Roehrig che, grazie alla loro riconosciuta esperienza nel settore delle ricerche genealogiche, rappresentano in Italia un punto di riferimento per addetti ai lavori (curatori, avvocati e notai).

L’evento è promosso dall’AIAF Veneto sez. di Padova che ha coinvolto Coutot-Roehrig per la sua attività divulgativa nella materia dell’eredità giacente.

Infatti oltre all’evento del 22 settembre a Padova e a quello svolto lo scorso febbraio a Vicenza (con un’elevatissima partecipazione), sono in programma altri eventi sul sempre attraente tema dell’eredità giacente in altre città del Nord con la finalità di fornire ai professionisti che operano nel settore (specie i più giovani) un approfondimento sulla materia.

Da segnalare la presenza di autorevoli relatori tra cui la Dott.ssa Cinzia Balletti, Giudice delle Successioni presso il Tribunale di Padova, l’Avv. Veronica Peotta, moderatrice e referente della commissione ADS di AIAF sez. Vicenza, l’Avv. Sabrina Ruga, curatrice del Foro di Genova, la dott.ssa Carlotta Baruchello dottore commercialista in Vicenza.

Appuntamento dunque presso la sala Levi Civita (consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Padova) venerdì 22 settembre 2023.

 

 

 

A grande richiesta torna il corso: “La Genealogia Successoria al servizio della Curatela Compiti e doveri del curatore dell’eredità giacente Adempimenti fiscali”. 

Dopo il grande successo della scorsa edizione, siamo felici di annunciare che abbiamo deciso di organizzare, con la preziosa collaborazione di Avvocatura Italiana una nuova data del nostro corso per soddisfare tutte le richieste rimaste insoddisfatte.

Lunedì 19 giugno a partire dalle ore 14.00, presso la sala Pia dell’ Università Lumsa di Roma torna il nostro corso “La Genealogia Successoria al servizio della Curatela Compiti e doveri del curatore dell’eredità giacente Adempimenti fiscali”.

Il corso affronterà in modo approfondito il tema della genealogia successoria e il ruolo fondamentale del curatore dell’eredità giacente.

I partecipanti avranno l’opportunità di acquisire competenze specifiche e conoscenze dettagliate sui compiti e doveri che un curatore deve affrontare durante il processo di gestione dell’eredità.

Durante l’evento, esperti nel campo della genealogia successoria e professionisti legali forniranno approfondimenti su questioni cruciali come l’identificazione degli eredi legittimi, la gestione delle proprietà ereditate e gli adempimenti fiscali correlati.

Saranno condivisi strumenti pratici, casi studio e informazioni di rilievo per affrontare con successo le sfide che possono emergere in questo ambito.

La sala Pia dell’Università Lumsa di Roma sarà la cornice ideale per un’esperienza di apprendimento interattiva e stimolante.

La partecipazione al corso offre un’opportunità unica di ampliare le proprie competenze e migliorare la propria pratica professionale nel campo della curatela e dell’eredità giacente.

Interverranno: Avv. Alessandro Graziani – Segretario Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Avv. Giorgio Lombardi – Segretario Consiglio Distrettuale Disciplina Corte d’Appello Roma, Avv. Antonella Sotira – Direttore Cancelleria Ufficio Successioni Tribunale di Roma, Avv. Sabrina Ruga – Curatore eredità giacente del Foro di Genova, Dott.ssa Micaela Capocchiano – Referente Coutot-Roehrig Lazio, Dott. Pasquale Edoardo Merlino – Notaio in Roma. Media l’Avv. Valeria Antonia Panella.

La Genealogia Successoria al servizio della curatela

Al via questo pomeriggio alle ore 14.00 presso la sede romana di Uni.riz in Roma Via Emilio Faà di Bruno – orario 14.00 – 17.00, il corso La Genealogia Successoria al servizio della curatela. Compiti e doveri del curatore dell’eredità giacente. Adempimenti fiscali” . L’incontro, inserito in un programma formativo  che conta diversi appuntamenti organizzati da Coutot-Roehrig, mira a fornire gli strumenti atti alla curatela di un’eredità giacente. Al centro del corso l’importanza della genealogia successoria, fondamentale per la corretta devoluzione di un patrimonio. 

“La figura del curatore dell’eredita giacente – afferma l’Avv Sabrina Ruga, tra i docenti del corso –  è spesso sottovalutata per non dire da molti sconosciuta. In realtà il curatore essendo ausiliario del giudice gioca su numerosi aspetti  rilevanti sia sotto il profilo civilistico che penalistico. La genealogia successoria è fondamentale perché permette al curatore di devolvere correttamente il compendio di cui ha disponibilità all’esito del proprio incarico. Questo corso rappresenta un contributo concreto e pratico per i curatori presenti e un modo per scambiarsi esperienze  al fine di arricchire il proprio bagaglio professionale”. 

Il corso è organizzato da Coutot-Roehrig in collaborazione con Avvocatura Italiana e Uni.riz ed è accreditato ai fini della formazione continua dall’Ordine degli Avvocati di Roma. 

Intervengono: Avv. Alessandro Graziani,  Avv. Giorgio Lombardi, Dott.ssa Antonella Sotira – Direttore Cancelleria Ufficio Successioni del Tribunale di Roma, Avv. Sabrina Ruga – Curatore eredità giacente del Foro di Genova, Dott.ssa Micaela Capocchiano – Referente Coutot-Roehrig Lazio, Dr. Pasquale Edoardo Merlino – Notaio in Roma. Moderatrice Avv. Valeria Antonia Panella. 

 

LVII Congresso Nazionale del Notariato – Genova

Il 5 e il 6 maggio si terrà a Genova, al Centro Congressi Magazzini del Cotone, il LVII Congresso Nazionale del Notariato. Una due giorni ricca di appuntamenti incentrati sul tema “Confronto sulla deontologia dai principi alla pratica”.

Noi ci saremo, per presentare la nostra società ai notai che ancora non ci conoscono.

La collaborazione con il notaio, infatti, è complementare: Coutot-Roehrig può fornire atti e certificati anagrafici per ricostruire una devoluzione ereditaria, può provare legami di parentela o attestare l’esistenza di eredi ignoti, mentre il notaio può redigere gli atti giuridici connessi alla successione efficacemente e senza pensieri.

La certezza delle ricerche è di fondamentale importanza per la corretta devoluzione del patrimonio del de cuius, così come l’atto di notorietà o la certificazione genealogica che siamo in grado di produrre. Il nostro supporto è totale, anche nel caso siano presenti eredi stranieri o successioni estere.

Il notaio, quale pubblico ufficiale, tutela tutte le parti in uguale misura garantendo l’imparzialità del suo operato. Anche in ambito successorio. Ma chi tutela il notaio in questo caso? Noi.

“Questo importantissimo Congresso è un’occasione per noi – commenta Nadia Spatafora, legale rappresentante per Coutot-Roehrig Italia – per raccontarci al mondo notarile. Siamo stati i primi in Italia ad introdurre la figura del genealogista successorio e con i nostri quasi 130 anni di esperienza siamo società leader del settore. Speriamo possa essere un momento di condivisione lavorativa, ma anche di festa: abbiamo in serbo molte sorprese!”

Vi aspettiamo il 5 e il 6 maggio MODULO 8 – STAND 5

 

Francesco Bellomo

Il ruolo del genealogista in materia di eredità giacente – Convegno AIAF VENETO

Il Percorso dell’eredità giacente: dall’apertura alla chiusura della procedura, questo il tema del convegno del 10 febbraio 2023 organizzato presso Palazzo Gualdo a Vicenza dall’AIAF VENETO, l’Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia  e per i Minori, con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Vicenza, grazie al prezioso contributo dell’Avv. Veronica Peotta, ideatrice dell’evento, e che vede tra i suoi relatori il dottor Francesco Bellomo, genealogista di Coutot-Roehrig, oltre alla dottoressa Silvia Rossaro, Giudice Tutelare e delle Successioni del Tribunale di Vicenza, l’avvocato Sabrina Ruga, del Foro di Genova, e la dottoressa Carlotta Baruchello, Dottore Commercialista di Vicenza.

«Il ruolo del genealogista nel caso di una pratica di eredità giacente è fondamentale – puntualizza Francesco Bellomo – soprattutto nel caso in cui non vi sia un testamento e occorra trovare i successori legittimi del de cuius. Attraverso un puntiglioso lavoro di ricerca, il genealogista ne ricostruisce l’albero genealogico, individuando ascendenti, discendenti, collaterali e parenti fino al sesto grado, al fine di individuare gli eredi legittimi.

Il nostro ambito di ricerca spazia dagli archivi di stato civile, alle anagrafi, ai registri parrocchiali, fino a quelli matricolari; talvolta anche i registri di imbarco dei piroscafi carichi di emigranti diretti nelle Americhe ci sono tornati utili.

La ricostruzione di un albero genealogico richiede infatti molta pazienza e un’ottima dose di intuizione, visto che non sempre i riscontri delle fonti “istituzionali” (comuni e archivi di stato civile)  sono precisi, magari perché negli anni molti documenti sono andati distrutti o dispersi a causa di guerre, terremoti o incendi, oppure a causa di errori di trascrizione, che ai tempi erano frequenti.Tutto ciò esige una preparazione  e una professionalità particolare nel genealogista.

Consultare, ricercare, approfondire e indagare fanno parte del nostro operato, indispensabile per coadiuvare i curatori incaricati nell’individuazione dei legittimi successori con assoluta certezza giuridica.

Ogni ricerca svolta nell’ambito di un’eredità giacente o più in generale di una successione – precisa Francesco Bellomo – ha risvolti giuridici importanti e la figura del genealogista successorio, proprio per il ruolo che riveste, diventa di straordinario rilievo.

Un convegno come questo organizzato dall’AIAF VENETO, che ringrazio per l’opportunità concessaci, è un’ottima occasione per condividere con gli addetti ai lavori (curatori in primis) informazioni ed esperienze, grazie anche alla vasta aneddotica a disposizione di Coutot Roehrig e  alla professionalità che in tantissimi ci riconoscono, con l’ambiziosa finalità di attribuire alla materia successoria (spesso considerata di “serie B”) una maggiore “dignità giuridica”.

Il Convegno, a partecipazione gratuita, riconosce 3 crediti formativi in materia non obbligatoria

RAMI: un talk che parla di storie, di genealogia, di famiglie ritrovate e di eredità

Martedì 20 dicembre , nella splendida cornice del Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, ospitato all’interno della Commenda di San Giovanni di Prè, parleremo di RAMI: quelli che compongono ogni albero genealogico.

Attraverso la ricerca genealogica, il genealogista successorio entra nei meandri più nascosti di ogni famiglia, ne scopre lettere, foto, memorie e ne va a capire i rami, appunto, facendosi portatore del ricongiungimento di passato e presente. Diventando artefice e testimone della meraviglia degli attuali parenti, che spesso, ignorano i loro avi, l’origine della propria dinastia e soprattutto l’eredità.

Al centro di “RAMI – un talk che parla di storie, di genealogia, di famiglie ritrovate e di eredità” ci sono proprio loro, i rami, tanti, intrecciati, che compongono ogni albero genealogico, specchio, con le loro dinamiche intime e private, della storia che scorre.

“L’iniziativa – dichiara Nadia Spatafora – si muove all’interno di un progetto più ampio che intende fare di Coutot-Roehrig un mezzo di divulgazione culturale genovese. Grazie a diverse attività, che comprenderanno anche una collaborazione per il 2023 con il MEI in via di definizione, intendiamo contribuire a far conoscere le tante realtà culturali genovesi, come in questo caso, il bellissimo museo che ci ospita per questo evento. Una realtà che ci sta particolarmente a cuore viste le grandi affinità che ci uniscono”.

Insieme a Nadia Spatafora, legale rappresentante per l’Italia di Coutot-Roehrig, ci saranno Raffaella Ponte, storica e archivista e la giornalista Francesca Berardi.

Un’occasione, in ultimo, per parlare della nuova mini-serie podcast RAMI, prodotta da Chora Media e promossa da Coutot Roehrig, disponibile a partire da mercoledì 21 dicembre sulle piattaforme audio free (Spotify, Apple Podcast, Spreaker, Google Podcasts) con un nuovo episodio ogni giorno fino al 23 dicembre.

Nell’arco delle tre puntate, la giornalista Francesca Berardi, racconterà le storie di diverse eredità e delle relative famiglie. Protagonisti i genealogisti che le hanno ricongiunte. Storie che partono da Genova e da altre città italiane per arrivare, in alcuni casi, a toccare luoghi stranieri, quasi a ripercorrere quelle vecchie rotte dei nostri antenati alla ricerca di fortuna.

 

Ringraziamento da un erede: l’aspetto umano della nostra professione

Abbiamo deciso di dedicare questo spazio ai ringraziamenti più belli, perché il. ringraziamento da un erede ci ricorda sempre l’aspetto umano della nostra professione

“Buongiorno avvocato,

Le comunico di aver ricevuto oggi stesso il bonifico da parte vostra.

Ringrazio Lei e tutta l’équipe per la competenza e l’efficienza dimostrata riguardo alla mia persona e al mio dossier.

Complimenti e buona giornata!”

 

Comunicazioni di questo tipo non sono rare, ma ogni volta ci emozionano eppure ci riportano all’aspetto umano della nostra professione.

Occuparsi di genealogia e di eredità non è solo conoscere la legge e sapersi districare tra gli archivi, ma è soprattutto ricongiungere persone che si erano perse nel tempo o che addirittura non si erano mai conosciute.

Gli incontri con coloro che entreranno in possesso dell’eredità di un lontano parente, spesso iniziano con perplessità o diffidenza, ma si chiudono sempre con riconoscenza e gratitudine.

La signora Carmen: l’eredità di Luisa

Carmen ogni tanto chiude gli occhi.

Non vuole distrazioni per tornare a quelle estati degli anni 30, trascorse alle pendici delle colline torinesi, tra il frinire delle cicale e i rintocchi puntuali delle campane della chiesa del paese.

Quando ci ripensa, si ritrova ancora seduta sul portapacchi della bicicletta della mamma, che cingeva in vita con le braccia abbronzate, divertita dai sobbalzi e dagli scatti in velocità nelle discese, ma soprattutto dagli sguardi d’intesa con Luisa, la sua cuginetta.

Anche lei sistemata sul portapacchi della bici della zia, le faceva la linguaccia a ogni sorpasso, con aria di sfida. Era così che si arrivava al santuario di Don Bosco, con il cesto del picnic e il cuore gonfio di entusiasmo: per Carmen e Luisa, inseparabili, quelle erano le gite più belle e spensierate della loro infanzia.

Poi il tempo compie accelerazioni bizzarre, proprio come quelle biciclette in discesa, e in un attimo Carmen è una donna adulta, incontra l’amore della sua vita, e si trasferisce a Lisbona: inizia una nuova puntata dell’esistenza, quella in cui è sposa e madre felice, e di lì a poco, in un’accelerazione ancor più sorprendente, nonna.

Di Luisa, che a sua volta si è fatta una famiglia ed è rimasta a vivere sulle colline torinesi, ha perso i contatti ma non l’immagine di quello sguardo birichino e delle guance rosse per il caldo.

Carmen morde la vita con lo stesso entusiasmo di quando era bambina: a dispetto degli anni che scorrono veloci, riempie le sue giornate di progetti e sogni, trascorre lunghi periodi in Belgio, dove la figlia si è trasferita una volta sposata, e quando è nel suo appartamento a Lisbona, seduta in poltrona a sfogliare gli album dei ricordi, chiude gli occhi ed è a respirare polvere e risate sulla bicicletta della mamma.

In questa piena e serena esistenza, Carmen non si aspetta di certo una visita di Coutot-Roehrig. I genealogisti la trovano, dopo averla rincorsa per mezza Europa e le comunicano una notizia inattesa: Luisa non c’è più, ha lasciato la vita terrena, e lei risulta tra i suoi legittimi eredi.

Riapre con grande affetto e nostalgia l’album dei ricordi, per recuperare ciò che manca: cosa è successo, dopo gli anni spensierati delle gite al santuario, alla sua amata cuginetta?

Carmen riempie così le pagine bianche, passeggia mano nella mano con i genealogisti di Coutot-Roehrig, immagina Luisa cresciuta, moglie e mamma, ripercorrere quelle strade polverose e assolate degli anni 30.

La sua non è tristezza, ma riconoscenza: scoprirsi eredi, spesso aiuta a chiudere un cerchio affettivo e familiare rimasto tanto tempo in sospeso.

Ora Carmen, quando chiude gli occhi, può vedere la sua Luisa farle ancora la linguaccia, come a dirle: ti ho superato ancora.