La Genealogia Successoria al servizio della curatela

Al via questo pomeriggio alle ore 14.00 presso la sede romana di Uni.riz in Roma Via Emilio Faà di Bruno – orario 14.00 – 17.00, il corso La Genealogia Successoria al servizio della curatela. Compiti e doveri del curatore dell’eredità giacente. Adempimenti fiscali” . L’incontro, inserito in un programma formativo  che conta diversi appuntamenti organizzati da Coutot-Roehrig, mira a fornire gli strumenti atti alla curatela di un’eredità giacente. Al centro del corso l’importanza della genealogia successoria, fondamentale per la corretta devoluzione di un patrimonio. 

“La figura del curatore dell’eredita giacente – afferma l’Avv Sabrina Ruga, tra i docenti del corso –  è spesso sottovalutata per non dire da molti sconosciuta. In realtà il curatore essendo ausiliario del giudice gioca su numerosi aspetti  rilevanti sia sotto il profilo civilistico che penalistico. La genealogia successoria è fondamentale perché permette al curatore di devolvere correttamente il compendio di cui ha disponibilità all’esito del proprio incarico. Questo corso rappresenta un contributo concreto e pratico per i curatori presenti e un modo per scambiarsi esperienze  al fine di arricchire il proprio bagaglio professionale”. 

Il corso è organizzato da Coutot-Roehrig in collaborazione con Avvocatura Italiana e Uni.riz ed è accreditato ai fini della formazione continua dall’Ordine degli Avvocati di Roma. 

Intervengono: Avv. Alessandro Graziani,  Avv. Giorgio Lombardi, Dott.ssa Antonella Sotira – Direttore Cancelleria Ufficio Successioni del Tribunale di Roma, Avv. Sabrina Ruga – Curatore eredità giacente del Foro di Genova, Dott.ssa Micaela Capocchiano – Referente Coutot-Roehrig Lazio, Dr. Pasquale Edoardo Merlino – Notaio in Roma. Moderatrice Avv. Valeria Antonia Panella. 

 

Estrazione a premi – sei bottiglie di Champagne per il LVII Congresso Nazionale del Notariato

Saranno 6 bottiglie di Champagne Chassenay d’Arce cuvée Sélection brut il prezioso regalo offerto da Coutot-Roehrig al vincitore dell’estrazione a premi che si terrà in occasione del LVII Congresso Nazionale del Notariato.

Sabato 6 maggio alle ore 13.45 presso lo stand Coutot-Roehrig  (stand5 del modulo 8), i partecipanti al Congresso potranno tentare la fortuna!

Partecipare è molto semplice: all’ingresso della Sala Maestrale – Modulo 10, venerdì 5 maggio in apertura lavori, le nostre hostess  consegneranno a chi lo vorrà un invito. Un doppio invito! 

Nella giornata di venerdì dalle ore 17.00 in avanti, sarà possibile, grazie ad un esperto sommelier, scoprirele tante note dello Champagne Chassenay d’Arce cuvée Sélection brut, eccellente per degustazioni conviviali, dove a farla da padrone è il Pinot nero che gli conferisce materia e rotondità. Un’occasione per conoscere lo staff Coutot-Roehrig e vivere un momento di allegria e opportunità dopo una lunga giornata di lavori.

Ma attenzione! Il retro dell’invito è di per sé il biglietto per poter partecipare all’estrazione del giorno successivo.

Basterà consegnare al nostro stand il talloncino con il proprio numero, conservare l’invito e voilà les jeux sont faits! 

L’appuntamento per l’estrazione è sabato 6 maggio alle ore 13.45 stand5 del modulo 8.

 

Molto importante: verrà riconosciuto vincitore solamente il numero estratto di chi sarà presente allo stand al momento dell’estrazione. Chi non sarà presente, anche se estratto, non avrà diritto al premio.

Buon Congresso a tutti!

 

LVII Congresso Nazionale del Notariato – Genova

Il 5 e il 6 maggio si terrà a Genova, al Centro Congressi Magazzini del Cotone, il LVII Congresso Nazionale del Notariato. Una due giorni ricca di appuntamenti incentrati sul tema “Confronto sulla deontologia dai principi alla pratica”.

Noi ci saremo, per presentare la nostra società ai notai che ancora non ci conoscono.

La collaborazione con il notaio, infatti, è complementare: Coutot-Roehrig può fornire atti e certificati anagrafici per ricostruire una devoluzione ereditaria, può provare legami di parentela o attestare l’esistenza di eredi ignoti, mentre il notaio può redigere gli atti giuridici connessi alla successione efficacemente e senza pensieri.

La certezza delle ricerche è di fondamentale importanza per la corretta devoluzione del patrimonio del de cuius, così come l’atto di notorietà o la certificazione genealogica che siamo in grado di produrre. Il nostro supporto è totale, anche nel caso siano presenti eredi stranieri o successioni estere.

Il notaio, quale pubblico ufficiale, tutela tutte le parti in uguale misura garantendo l’imparzialità del suo operato. Anche in ambito successorio. Ma chi tutela il notaio in questo caso? Noi.

“Questo importantissimo Congresso è un’occasione per noi – commenta Nadia Spatafora, legale rappresentante per Coutot-Roehrig Italia – per raccontarci al mondo notarile. Siamo stati i primi in Italia ad introdurre la figura del genealogista successorio e con i nostri quasi 130 anni di esperienza siamo società leader del settore. Speriamo possa essere un momento di condivisione lavorativa, ma anche di festa: abbiamo in serbo molte sorprese!”

Vi aspettiamo il 5 e il 6 maggio MODULO 8 – STAND 5

 

Successioni, eredità giacente e digitale: questioni pratiche e applicative

In occasione del Convegno organizzato da ONDIF, Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia, Sezione di Savona, con il patrocinio del COA di Savona, e in collaborazione con l’ODCEC Savona, il Tribunale di Savona, e Coutot-Roehrig, che si terrà il 2 marzo presso il Tribunale di Savona, Sala dell’Ordine degli Avvocati, abbiamo intervistato l’avvocato Giuseppe Piccardo, moderatore dell’evento nonché Presidente della Sezione ONDIF di Savona.

Avvocato Giuseppe Piccardo, perché è importante fare il punto sulle successioni, le eredità giacenti e quelle digitali?

“Ritengo che l’evento che la sezione ONDIF di Savona, che rappresento, ha organizzato con il patrocinio del COA Savona e in collaborazione con l’ODCEC di Savona, la società Coutot-Roehrig e il Tribunale di Savona, rappresenti un momento formativo utile e importante per fare il punto sul tema delle successioni, materia multidisciplinare, come si evince dagli argomenti trattati nel convegno, e  non sempre adeguatamente conosciuta nel mondo forense, in quanto ritenuta, a mio avviso erroneamente, quasi di esclusiva competenza notarile. In realtà, le successioni costituiscono un tema del diritto civile molto specialistico e tecnico, che deve tenere conto dell’evoluzione sociale e tecnologica, che come tale non può essere sconosciuto nel mondo forense. Per questo  motivo abbiamo ritenuto di inserire, all’interno degli argomenti dell’incontro formativo, quello dell’eredità digitale, tematica sempre più oggetto di attenzione, sia da parte della dottrina, sia da parte della più recente giurisprudenza”.

Qual è il contributo che, in occasione di questo incontro, è possibile dare ai colleghi professionisti in materia?

“Il convegno, come ho anticipato, ha lo scopo di trattare il tema delle successioni e delle eredità giacenti secondo un taglio teorico – pratico, oltre che multidisciplinare. La definizione di un procedimento di definizione di una eredità giacente richiede l’intervento di diverse professionalità e competenze: legali, fiscali, genealogiche, in quanto attività principale del Curatore è quella di individuare, in costante contatto il/la Giudice che lo/la ha nominato/a, i soggetti ai quali trasmettere l’eredità, o la devoluzione dei beni allo Stato, in assenza di successibili. Dunque, con l’iniziativa che abbiamo organizzato, ci prefiggiamo lo scopo di consegnare ai partecipanti una serie di informazioni utili, per una gestione efficiente e competente delle procedure di eredità giacente”.

 Eredità digitale: cosa ne pensa di questa nuova frontiera e come crede che cambierà il lavoro dei professionisti?

“L’eredità digitale rappresenta il profilo più avanzato della materia successoria, che si ricollega alla società attuale, sempre più digitale e telematica. L’identità digitale, che di fatto è una vera e propria identità “virtuale”, oggetto di tutela giuridica, è sempre più  importante e deve essere conosciuta da chi si trova a operare come Curatore di eredità giacenti. Peraltro la riforma del processo civile, che entrerà in vigore tra poche settimane, prevede un’ulteriore spinta verso la digitalizzazione della giustizia, con necessità, per i professionisti, di affinare le proprie conoscenze informatiche, per poter svolgere i compiti che la legge affida loro in modo efficiente e professionale, anche nell’ottica di una ragionevole durata dei procedimenti stessi”.

Un paio di riflessioni sul ruolo formativo e di scambio di convegni di questo tipo

“In questa prospettiva, convegni come quello che abbiamo organizzato sono utili a realizzare occasioni di incontro e confronto multidisciplinare su questioni di notevole impatto pratico, tra professionisti che, a vario titolo, partecipano alla gestione delle procedure di eredità giacenti e gli uffici giudiziari. In un mondo interconnesso, nessun professionista può agire in totale autonomia, senza interazione con altre figure professionali. Per questo motivo, a nome della sezione savonese ONDIF che rappresento, ringrazio tutte/i coloro che hanno reso possibile la realizzazione, per la prima volta a Savona, di una giornata di studio di un così alto valore scientifico e professionale”.

Francesco Bellomo

Il ruolo del genealogista in materia di eredità giacente – Convegno AIAF VENETO

Il Percorso dell’eredità giacente: dall’apertura alla chiusura della procedura, questo il tema del convegno del 10 febbraio 2023 organizzato presso Palazzo Gualdo a Vicenza dall’AIAF VENETO, l’Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia  e per i Minori, con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Vicenza, grazie al prezioso contributo dell’Avv. Veronica Peotta, ideatrice dell’evento, e che vede tra i suoi relatori il dottor Francesco Bellomo, genealogista di Coutot-Roehrig, oltre alla dottoressa Silvia Rossaro, Giudice Tutelare e delle Successioni del Tribunale di Vicenza, l’avvocato Sabrina Ruga, del Foro di Genova, e la dottoressa Carlotta Baruchello, Dottore Commercialista di Vicenza.

«Il ruolo del genealogista nel caso di una pratica di eredità giacente è fondamentale – puntualizza Francesco Bellomo – soprattutto nel caso in cui non vi sia un testamento e occorra trovare i successori legittimi del de cuius. Attraverso un puntiglioso lavoro di ricerca, il genealogista ne ricostruisce l’albero genealogico, individuando ascendenti, discendenti, collaterali e parenti fino al sesto grado, al fine di individuare gli eredi legittimi.

Il nostro ambito di ricerca spazia dagli archivi di stato civile, alle anagrafi, ai registri parrocchiali, fino a quelli matricolari; talvolta anche i registri di imbarco dei piroscafi carichi di emigranti diretti nelle Americhe ci sono tornati utili.

La ricostruzione di un albero genealogico richiede infatti molta pazienza e un’ottima dose di intuizione, visto che non sempre i riscontri delle fonti “istituzionali” (comuni e archivi di stato civile)  sono precisi, magari perché negli anni molti documenti sono andati distrutti o dispersi a causa di guerre, terremoti o incendi, oppure a causa di errori di trascrizione, che ai tempi erano frequenti.Tutto ciò esige una preparazione  e una professionalità particolare nel genealogista.

Consultare, ricercare, approfondire e indagare fanno parte del nostro operato, indispensabile per coadiuvare i curatori incaricati nell’individuazione dei legittimi successori con assoluta certezza giuridica.

Ogni ricerca svolta nell’ambito di un’eredità giacente o più in generale di una successione – precisa Francesco Bellomo – ha risvolti giuridici importanti e la figura del genealogista successorio, proprio per il ruolo che riveste, diventa di straordinario rilievo.

Un convegno come questo organizzato dall’AIAF VENETO, che ringrazio per l’opportunità concessaci, è un’ottima occasione per condividere con gli addetti ai lavori (curatori in primis) informazioni ed esperienze, grazie anche alla vasta aneddotica a disposizione di Coutot Roehrig e  alla professionalità che in tantissimi ci riconoscono, con l’ambiziosa finalità di attribuire alla materia successoria (spesso considerata di “serie B”) una maggiore “dignità giuridica”.

Il Convegno, a partecipazione gratuita, riconosce 3 crediti formativi in materia non obbligatoria

Un altro anno è passato

Un altro anno è passato! Un anno colmo di emozioni, di fatica e di progetti realizzati e ancora da realizzare. Abbiamo voluto concludere, sperando diventi una consuetudine natalizia, con la visita di un’altra bella scoperta del patrimonio culturale della nostra Genova: il MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana. Un museo davvero giovane, nato nel 2022, e risultato dell’opera di riqualificazione della Commenda di Pré. Una realtà museale dinamica e innovativa, che proprio per la sua caratteristica multimediale rappresenta un unicum nel panorama storico nazionale ed internazionale dei musei dell’emigrazione.

Un contesto perfetto, per noi che ogni giorno viaggiamo alla ricerca

di eredi nascosti, a volte lontani, ripercorrendo quelle vecchie rotte dei nostri antenati emigrati alla ricerca di fortuna. La serata è stata anche un’occasione per presentare il nostro ultimo progetto: RAMI.

Rami è una mini serie podcast prodotta da Chora Media che, attraversi la voce della giornalista Francesca Berardi, parla di noi, del nostro mestiere. Un excursus sulla vita del genealogista e delle storie, davvero incredibile, che a volte affrontiamo.

Un bel progetto nato dalla volontà di raccontare un po’ di noi, un viaggio anche questo, alla scoperta del mondo del podcast e dei suoi attori.

Ringraziamo tutti coloro che sono intervenuti:

dal Dott. Pierangelo Campodonico, direttore del MEI, al Presidentedel Consiglio Comunale Carmelo Cassibba per essere stati con noi, allo staff di Chora Media, a

Raffaella Ponte e Francesca Berardi per l’ottimo lavoro e a Federica Cavalleri grande amica di Coutot-Roehrig.

 

 

 

 

Un grazie speciale a tutti coloro che ci hanno onorato con la loro presenza.

Non ci rimane che augurare a tutti voi un felice e lieto Natale e ci vediamo il prossimo anno, con tantissime novità!

Au revoir!

RAMI: un talk che parla di storie, di genealogia, di famiglie ritrovate e di eredità

Martedì 20 dicembre , nella splendida cornice del Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, ospitato all’interno della Commenda di San Giovanni di Prè, parleremo di RAMI: quelli che compongono ogni albero genealogico.

Attraverso la ricerca genealogica, il genealogista successorio entra nei meandri più nascosti di ogni famiglia, ne scopre lettere, foto, memorie e ne va a capire i rami, appunto, facendosi portatore del ricongiungimento di passato e presente. Diventando artefice e testimone della meraviglia degli attuali parenti, che spesso, ignorano i loro avi, l’origine della propria dinastia e soprattutto l’eredità.

Al centro di “RAMI – un talk che parla di storie, di genealogia, di famiglie ritrovate e di eredità” ci sono proprio loro, i rami, tanti, intrecciati, che compongono ogni albero genealogico, specchio, con le loro dinamiche intime e private, della storia che scorre.

“L’iniziativa – dichiara Nadia Spatafora – si muove all’interno di un progetto più ampio che intende fare di Coutot-Roehrig un mezzo di divulgazione culturale genovese. Grazie a diverse attività, che comprenderanno anche una collaborazione per il 2023 con il MEI in via di definizione, intendiamo contribuire a far conoscere le tante realtà culturali genovesi, come in questo caso, il bellissimo museo che ci ospita per questo evento. Una realtà che ci sta particolarmente a cuore viste le grandi affinità che ci uniscono”.

Insieme a Nadia Spatafora, legale rappresentante per l’Italia di Coutot-Roehrig, ci saranno Raffaella Ponte, storica e archivista e la giornalista Francesca Berardi.

Un’occasione, in ultimo, per parlare della nuova mini-serie podcast RAMI, prodotta da Chora Media e promossa da Coutot Roehrig, disponibile a partire da mercoledì 21 dicembre sulle piattaforme audio free (Spotify, Apple Podcast, Spreaker, Google Podcasts) con un nuovo episodio ogni giorno fino al 23 dicembre.

Nell’arco delle tre puntate, la giornalista Francesca Berardi, racconterà le storie di diverse eredità e delle relative famiglie. Protagonisti i genealogisti che le hanno ricongiunte. Storie che partono da Genova e da altre città italiane per arrivare, in alcuni casi, a toccare luoghi stranieri, quasi a ripercorrere quelle vecchie rotte dei nostri antenati alla ricerca di fortuna.

 

Tutti i bambini hanno il diritto di giocare

Coutot-Roehrig scende in campo per aiutare i bambini affetti da autismo con sindrome di asperger sostenendo il progetto “Tutti insieme in campo” ideato dall’Associazione We Play Football Asd.

Al via Sabato 4 giugno al Campo Sportivo di San Desiderio (a partire dalle ore 9.00), il torneo di calcio dilettantistico amatoriale per adulti a favore del progetto “Tutti insieme in campo”, ideato e realizzato dall’Associazione We Play Football Asd, in collaborazione con la Fondazione ETS Philos Impresa Accademia Pedagogica Sociale e sostenuto da Coutot-Roehrig azienda leader europeo nella ricerca di eredi.

Coutot-Roehrig, scende di nuovo in campo per sostenere We Play Football Asd che, in collaborazione con la Fondazione ETS Philos Impresa Accademia Pedagogica Sociale, si occupa di bambini autistici con sindrome di asperger.  Coutot-Roehrig, in qualità di supporter del torneo di calcio benefico, è tra i donatori del progetto “Tutti insieme in campo”. A firma di Carla Botta e dell’ex calciatore professionista del Genoa Simone Spinelli, il progetto è realizzato dall’Associazione We Play Football Asd, (di cui i due sono fondatori) che si propone di avvicinare i bambini affetti da autismo al mondo del calcio attraverso un approccio ludico formativo.

“E’ nell’etica del nostro lavoro apportare un beneficio agli altri dichiara Nadia Spatafora direttrice di Coutot-Roehrig Italia per questo anche quest’anno abbiamo accolto con entusiasmo l’iniziativa dell’associazione “We Play Football” insieme alla squadra di Notai Old Seal SCF, lieti di sostenere il progetto “Tutti insieme in campo”.

Ci piaceva l’idea di lasciare in eredità ai bambini che coltivano la passione del calcio il ricordo di un momento per loro emozionante come giocare una bella partita di calcio. Pensiamo che se non tutte le persone hanno diritto ad un’eredità, tutti i bambini hanno il diritto di giocare.”

 

 

 

 

 

Coutot-Roehrig a Studio Aperto Mag

il 23 febbraio é andato in onda su Studio Aperto Mag alle ore 19.00 un servizio su di noi.

“Da oltre 20 anni vanno a caccia di eredi, persone che non sapevano di avere un parente ricco. Grazie a loro possono entrare in possesso di un’eredità alla quale non sospettavano nemmeno di avere diritto.”

Ringraziamo il giornalista Alberto Pastanella, il regista Luca Stegani e tutta la redazione di Studio Aperto per aver dedicato un servizio alla nostra professione, mirato a far comprendere in che cosa consista davvero il nostro lavoro giornaliero e quanto questo, spesso, si mescoli alla storia. Ricostruire un albero genealogico in maniera meticolosa ci porta a conoscere a fondo le radici dei nostri eredi, ma ci fa rivivere anche i contesti storici del passato che inevitabilmente hanno influenzato le loro vite.

 

Grazie per aver trasmesso, attraverso questo servizio, la passione che mettiamo ogni giorno nel restituire i beni preziosi (anche sentimentalmente preziosi) di chi ci ha lasciati, ai loro legittimi famigliari.

 

Clicca sull’immagine per il servizio completo!

20 anni di Genova

2001 – 2021 Vent’anni di Genova

Genova, 16 dicembre 2021 – Chiostro dei Canonici di San Lorenzo

Ci hanno definito gli Indiana Jones degli alberi genealogici, gli esperti investigatori di archivi, i perfetti James Bond dei lasciti: a noi piace definirci semplicemente pionieri, coloro che per primi hanno tracciato una strada dove prima non c’era nulla, ricucito strappi generazionali apparentemente irrisolvibili, e ricongiunto famiglie divise dagli scherzi del destino. Sono passati 20 anni dal nostro arrivo a Genova, prima sede della nostra storia in Italia, artefici di un mestiere che in qui non esisteva, fautori di un legame con la Francia e successivamente
con il mondo intero che ha annullato o quasi le distanze geografiche, e orgogliosamente attori in prima linea con una città considerata oggi il simbolo di un nuovo risorgimento italiano.

Abbiamo deciso, così, di festeggiare questa ricorrenza insieme ai nostri amici e a tutti i professionisti che in questi anni ci hanno seguiti e che ringraziamo con tutto il cuore.

Speriamo sia stata una piacevole serata indelebile nei vostri cuori così come nei nostri!

Au revoir!