In occasione del Convegno organizzato da ONDIF, Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia, Sezione di Savona, con il patrocinio del COA di Savona, e in collaborazione con l’ODCEC Savona, il Tribunale di Savona, e Coutot-Roehrig, che si terrà il 2 marzo presso il Tribunale di Savona, Sala dell’Ordine degli Avvocati, abbiamo intervistato l’avvocato Giuseppe Piccardo, moderatore dell’evento nonché Presidente della Sezione ONDIF di Savona.
Avvocato Giuseppe Piccardo, perché è importante fare il punto sulle successioni, le eredità giacenti e quelle digitali?
“Ritengo che l’evento che la sezione ONDIF di Savona, che rappresento, ha organizzato con il patrocinio del COA Savona e in collaborazione con l’ODCEC di Savona, la società Coutot-Roehrig e il Tribunale di Savona, rappresenti un momento formativo utile e importante per fare il punto sul tema delle successioni, materia multidisciplinare, come si evince dagli argomenti trattati nel convegno, e non sempre adeguatamente conosciuta nel mondo forense, in quanto ritenuta, a mio avviso erroneamente, quasi di esclusiva competenza notarile. In realtà, le successioni costituiscono un tema del diritto civile molto specialistico e tecnico, che deve tenere conto dell’evoluzione sociale e tecnologica, che come tale non può essere sconosciuto nel mondo forense. Per questo motivo abbiamo ritenuto di inserire, all’interno degli argomenti dell’incontro formativo, quello dell’eredità digitale, tematica sempre più oggetto di attenzione, sia da parte della dottrina, sia da parte della più recente giurisprudenza”.
Qual è il contributo che, in occasione di questo incontro, è possibile dare ai colleghi professionisti in materia?
“Il convegno, come ho anticipato, ha lo scopo di trattare il tema delle successioni e delle eredità giacenti secondo un taglio teorico – pratico, oltre che multidisciplinare. La definizione di un procedimento di definizione di una eredità giacente richiede l’intervento di diverse professionalità e competenze: legali, fiscali, genealogiche, in quanto attività principale del Curatore è quella di individuare, in costante contatto il/la Giudice che lo/la ha nominato/a, i soggetti ai quali trasmettere l’eredità, o la devoluzione dei beni allo Stato, in assenza di successibili. Dunque, con l’iniziativa che abbiamo organizzato, ci prefiggiamo lo scopo di consegnare ai partecipanti una serie di informazioni utili, per una gestione efficiente e competente delle procedure di eredità giacente”.
Eredità digitale: cosa ne pensa di questa nuova frontiera e come crede che cambierà il lavoro dei professionisti?
“L’eredità digitale rappresenta il profilo più avanzato della materia successoria, che si ricollega alla società attuale, sempre più digitale e telematica. L’identità digitale, che di fatto è una vera e propria identità “virtuale”, oggetto di tutela giuridica, è sempre più importante e deve essere conosciuta da chi si trova a operare come Curatore di eredità giacenti. Peraltro la riforma del processo civile, che entrerà in vigore tra poche settimane, prevede un’ulteriore spinta verso la digitalizzazione della giustizia, con necessità, per i professionisti, di affinare le proprie conoscenze informatiche, per poter svolgere i compiti che la legge affida loro in modo efficiente e professionale, anche nell’ottica di una ragionevole durata dei procedimenti stessi”.
Un paio di riflessioni sul ruolo formativo e di scambio di convegni di questo tipo
“In questa prospettiva, convegni come quello che abbiamo organizzato sono utili a realizzare occasioni di incontro e confronto multidisciplinare su questioni di notevole impatto pratico, tra professionisti che, a vario titolo, partecipano alla gestione delle procedure di eredità giacenti e gli uffici giudiziari. In un mondo interconnesso, nessun professionista può agire in totale autonomia, senza interazione con altre figure professionali. Per questo motivo, a nome della sezione savonese ONDIF che rappresento, ringrazio tutte/i coloro che hanno reso possibile la realizzazione, per la prima volta a Savona, di una giornata di studio di un così alto valore scientifico e professionale”.